Udine: 22 anni di autogestione non si cancellano con uno sgombero !
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Giovedì 10 dicembre 2009 i carabinieri hanno apposto i sigilli al Centro
Sociale Autogestito di Udine, con il pretesto di un “sequestro preventivo”
dell'edificio che non si giustifica in nessun modo sul piano giuridico,
dato che il processo per l'occupazione del Centro Sociale è ancora in corso
e le Ferrovie non hanno mai richiesto alcun sequestro.
È fin troppo chiara la volontà politica di chiudere la bocca ad uno spazio
che da 22 anni lotta per una nuova cultura autogestita ed è sempre stato in
prima fila nella difesa dei diritti delle donne, dei migranti, del
territorio e dell'ambiente (non ultima la battaglia NO TAV), che si è
sempre battuto contro il militarismo ed ogni forma di oppressione.
Carabinieri e Digos hanno agito approfittando della riunione del Movimento
Studentesco e intimidendo pesantemente alcuni studenti che si trovavano nei
locali (e che ora vengono riconvocati in caserma per accertamenti). Non è
il primo tentativo di fermare la protesta studentesca: solo alcuni giorni
fa due studenti del Liceo Marinelli si erano visti recapitare un decreto
penale di condanna per la pacifica occupazione della scuola nell'ambito
delle proteste contro il decreto Gelmini nel 2008. Nonostante l'occupazione
non fosse stata ostacolata dal preside, schieratosi con gli studenti, è
diventata pretesto per una azione repressiva unica in Italia.
Evidentemente Carabinieri e Magistratura di Udine vogliono apparire i
primi della classe nel clima di pesante repressione che si va sviluppando
in tutta Italia fino a configurare una forma sempre più palese di fascismo.
Sembra la messa in pratica del disegno cominciato con la "strategia della
tensione" proprio 40 anni fa con la strage di Stato di piazza Fontana.
E' necessario mobilitarsi più che mai in difesa della libertà di
espressione e di organizzazione.
SABATO 19 DICEMBRE 2009
MANIFESTIAMO TUTT* A UDINE CONTRO SGOMBERI E REPRESSIONE
http://csascalonuovo.noblogs.org/
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