Treviso: sgombero evitato |
Mercoledì 20, ore 7.00, fa un freddo nebbioso micidiale a Treviso eppure
decine di persone sono presenti all'appuntamento lanciato dai centri
sociali del Nordest e dal consorzio Robin Hood. Due famiglie immigrate
devono essere sfrattate questa mattina - toccherà alle altre sei fra poco
visto che la curia assieme al Comune hanno un progetto edilizio per questa
aera - almeno lo pensa così la curia locale proprietaria delle baracche in
cui vivono queste famiglie...
Da mesi queste famiglie, con bambini che vanno a scuola, hanno chiesto di
andare via di queste baracche per avere una vera casa, con un affitto
decente, ma ne la curia e ancora meno il famigerato sindaco di Treviso
hanno pensato di dover occuparsi di questo caso.
Queste baracche, ricuperate dalla curia dopo il terremoto friulano di anni
fa, vanno affittate circa 200mila lira al mese. In un stato fatiscente, le
famiglie hanno a loro spesa operati dei lavori. Paradossalmente questo
miglioramento li hanno fatto perdere punteggi nella graduatoria per
l'accesso alle case popolari… Si saprà anche, parlando con le famiglie, che
il sindacato a cui si erano rivolti già da marzo non ha chiesto la proroga
dello sfratto ...
E quindi alle 7.00 si aspetta, davanti al cancello, nella ferma intenzione
di opporsi a questo sgombero. Arrivano l'avvocato della curia e il pubblico
ufficiale, convinti che si tratterebbe di una semplice formalità. Chiedono
ai presenti di lasciare passare, che hanno la legge per loro e che sono lì
per applicarla. Delle famiglie senza casa poco li importa!
Ma la realtà è diversa e di fronte all'opposizione dichiarata e convinta
dei presenti devono andarsene, promettendo che il'10 dicembre, il giorno
che si riproporrà lo sgombero, faranno appello alla celere perché questa
volta sia effettivo.
Appuntamento notato! Però, prima per le realtà presenti questa mattina c'è
il sentimento di aver fatto una bella cosa e anche molto importante.
Ovviamente perché le due famiglie non sono state sgomberate ma anche perché
si è dimostrato che anche in un territorio così ostile come lo è quello di
Treviso è possibile, dal basso, di imporre un'altra logica, a quella del
razzismo e della negazione dei diritti di cittadinanza. Adesso bisogna a
fare crescere questo percorso, vedere quali sono le possibilità per queste
famiglie di trovare un vero alloggio a prezzo decente. Ma il loro caso,
purtroppo non è isolato; i lavoratori immigrati sgomberati in luglio di un
stabile occupato e che per protesta avevano creato un accampamento nei
giardini di Treviso, adesso vivono in roulotte con affitti proibitivi di
circa 600mila lira.
È con l'impegno concreto e reale di tutti quelli che pensano che le logiche
del sceriffo trevigiano -contro gli immigrati ma anche con l'ultima perla
sua odierna "se vedo un spacciatore davanti a una scuola gli sparo" - vanno
apertamente combattute che si potrà cambiare la vita nei nostri territori.
Un'altra Treviso, per gli immigrati e non solo, e che rende Gentilini
illegale!
Collettivo SherwoodTribune http://www.sherwood.it/ ludo@sherwood.it