TORINO |
La pratica della devastazione dei posti occupati, come successo all'Askatasuna il pomeriggio di sabato 1 Maggio non e' pratica nuova per la polizia torinese.
Il questore Izzo comincia la sua carriera torinese caricando in piazza gli studenti, nell'autunno scorso. Segue una lunga stagione di sgomberi, sempre piu' violenti: l'Asbesto occupato in Corso umbria viene devastato ben tre volte, gli occupanti doneranno alla galleria d'arte moderna di Torino un pezzo di muro, testimonianza delle prepotenze subite ed eccellente esempio di ARTE CELERE.
La "settimana in assenza di gravita'", tradizionale incontro anarchico internazionale di fine anno a Torino, contro la galera, viene ripetutamente blindato dalle forze dell'ordine: assedio dei posti, fermi preventivi di tutti quelli che vi si recano, rastrellamento generalizzato di punk e sospetti in citta'. I primi mesi del 99 sgomberi a catena, con la riedizione del famigerato foglio di via fascista contro chi e' reo di bazzicare le case occupate. Il culmine delle iniziative repressive si avra' il 26 Aprile: due sgomberi in contemporanea, la Casa di Collegno e Via Farinelli. In Via Farinelli la digos pesta gli occupanti ancora addormentati, traduce in questura tutti quanti, redige fogli di via a gente colpevole di abitare a Grugliasco o a Cirie' (due paesi che distano non piu' di 20 KM da torino!). Si rispolvera pure il famoso "processo verbale di avviso orale" del codice Crispi, un invito a mettere la testa a posto per tre anni, pena pesanti limitazioni della liberta' individuale.
Tutto accuratamente occultato dai mezzi di informazione conniventi con l'opera repressiva. In alcune occasioni, documentate, lo sgombero violento con furti e devastazioni, pestaggi e denunce, viene presentato sfacciatamente come un'operazione indolore...
Il nuovo questore voluto da Roma sta amplificando deliberatamente la tensione in una citta' gia' provata lo scorso anno da due suicidi di stato, e da un'inchiesta, quella contro gli "ecoterroristi" in Valsusa, che proprio in questi giorni viene messa in scena contro Silvano Pellissero. La responsabilita' di IZZO e' chiara anche durante la manifestazione del 1 Maggio trasformata in un incessante ripetersi di cariche poliziesche fin da prima che inizisse il corteo. Cariche volute e approvate da partiti e sindacati governativi (vedi comunicato CGIL e dichiarazioni PDS e FIOM), impegnati a sostenere una guerra internazionale e che per questo si sentono legittimati a disfarsi piu' rapidamente di scomode presenze critiche. Non ci stupisce che il governo dell'ex PCI utilizzi un uomo di destra per questo. La polizia ha funzionato come servizio d'ordine del PDS che comunque si e' presentato in piazza armato di bastoni, che ha puntualmente usato, fin dall'inizio del corteo, anche contro oppositori inermi.
L'uso della violenza e' una precisa scelta politica. Chi solleva la violenza ne porta la completa responsabilita'.
Non porgeremo l'altra guancia.
IZZO TORNA A SURRIENTO!
asilo e barocchio occupati.