Milano: Leoncavallo, al via le trattative con la mediazione del Comune


Leoncavallo, al via le trattative con la mediazione del Comune

tratto dalla stampa di regime, la repubblica

Avviato un tavolo con le associazioni che occupano lo spazio e la proprietà dell'immobile. Farina (Sel): ma nessuna cancellazione per la festa della semina e il raccolto della canapa

La vicenda della regolarizzazione dello storico centro sociale milanese Leoncavallo potrebbe concludersi entro il prossimo Natale. La giunta del sindaco Giuliano Pisapia ha deciso di avviare un tavolo con le associazioni che animano lo spazio occupato e la proprietà dell'immobile per raggiungere una soluzione. Lo ha annunciato il portavoce del Leoncavallo, nonché coordinatore cittadino di Sel, Daniele Farina.

Il primo appuntamento è in programma per la metà della settimana prossima e si dovrebbe tenere in uno degli assessorati interessati alla partita. Il ruolo di Palazzo Marino sarà quello di "facilitatore affinché le parti trovino l'accordo", ha spiegato Farina, il quale ha rimarcato che il Leoncavallo "non chiede soldi al Comune, ma di operare su un piano amministrativo per facilitare il raggiungimento del risultato". Dopodomani perciņ potrebbe essere l'ultima mattinata passata dai militanti del centro sociale ad attendere l'ufficiale giudiziario per lo sfratto. "I tempi sono maturi, si poteva fare anche in passato ma si sono persi molti anni", ha proseguito il portavoce dello spazio occupato. Augurandosi che l'opposizione di centrodestra "non alzi barricate ideologiche". La regolarizzazione potrebbe passare per "diverse strade", vista "la buona volontà delle parti".

Fra queste, Farina ha portato a esempio la "traslazione delle volumetrie" che la famiglia Cabassi, proprietaria dell'area di via Watteau, pensava di costruire. Una possibilità realizzabile "anche in assenza del Pgt". A quel punto le associazioni del Leoncavallo sarebbero disposte a pagare un affitto per i locali in zona Greco, alla periferia nord di Milano, "ma non a prezzi di mercato". Quindi non i 700mila euro annui di affitto chiesti dai Cabassi: le associazioni vorrebbero scendere al canone sociale tarato sui 500mila del valore di mercato (stimato in circa il 20 per cento di questa cifra).

"Il sindaco mantiene le sue promesse - ha quindi aggiunto Farina, accompagnato dal consigliere comunale Mirko Mazzali (Sel) - e guarda con benevolenza questo percorso" che, come hanno ammesso gli stessi protagonisti, "sarà lungo" e non comporterà automaticamente, secondo Farina, la cancellazione della feste per la semina e il raccolto della canapa, uno degli eventi del Leoncavallo spesso al centro delle polemiche.

(13 settembre 2011)

contro la legalizzazione degli spazi occupati


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