Italia : Libertà per David, Marco, Sergio e Simone |
L’impianto accusatorio si basa su falsi evidenti, come una presunta intercettazione ambientale, manipolata ad arte, in cui si parlerebbe dell’attacco al tribunale di Viterbo, e contestazioni al limite del ridicolo ( lettere scambiate da uno degli arrestati con altri corrispondenti e già passate alla censura del carcere ), se non fosse per i nostri amici e compagni in galera.
A tutti gli arrestati è contestato l’articolo 270 e seguente del Codice Penale, un articolo immediatamente e dichiaratamente ideologico, strumento principe della repressione nel mantenimento di questo putrefatto ordine sociale.
Noi non riconosciamo a sbirri e magistrati alcun diritto sulle nostre vite, tanto meno quello di giudicarci sulla base dei loro infami codici.
Per noi non esistono colpevoli o innocenti, distinzione valida solo per chi ha introiettato i “valori” del dominio capitalistico, ma solo compagni in carcere che, in quanto compagni e al di là di differenti percorsi di lotta, vanno amati, rispettati e liberati.
TUTTI LIBERI!
FUOCO ALLE CARCERI E SUI CARCERIERI!
Onore a tutti i compagni caduti combattendo contro lo Stato e il Capitale!
Anarchici a Viterbo & Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale di Viterbo