IL CPO GRAMIGNA NON SI FERMA - CONTRO LA CITTA' DEI PADRONI!


Dopo lo sgombero attuato il 18 agosto 1999 dalla neo giunta comunale presieduta dal nuovo sindaco di centro destra Giustina Destro dallo stabile di via Boscardin 9, il CPO Gramigna non si arresta davanti a questa provocazione, ma si prepara ad occupare un nuovo stabile in disuso da una decina d'anni.

Il posto in questione, abbandonato per motivi di speculazione, dove regna l'incuria e la sporcizia, e' in una zona di degrado (vicino alla fiera), dove l'eroina, la prostituzione e lo spaccio la fanno da padroni; qui il cpo gramigna vuole costruire uno spazio di aggregazione vivibile e pulito per il quartiere circostante e per tutti i giovani e proletari che avvertono la necessita' di creare uno spazio alternativo alle regole del mercato lanciando iniziative e dibattiti sui problemi che lavoratori, donne, studenti e disoccupati avvertono sulla propria pelle.

Il gramigna e' una realta' che e' presente a Padova da piu' di tredici anni e che porta avanti la lotta contro l'emarginazione, lo sfruttamento e la droga, contro la logica del profitto e contro gli attacchi a danno dei proletari e delle masse popolari sottomesse dai padroni della città: borghesi, poliziotti e preti.

Durante queste esperienze il cpo ha organizzato corsi di canoa, di jembe, teatro, kung fu, tai chi, concerti, proiezioni di films e filmati, dibattiti e cene popolari che ci hanno permesso di coinvolgere e farci conoscere da molte realt`a che appoggiandoci hanno contribuito anche alla riuscita delle numerose manifestazioni (ultima quella contro la guerra alla quale hanno partecipato un migliaio di persone).

Nella nostra esperienza di lotta molti stabili occupati (via Decorati, via Citolo, via Monta', etc.) sono stati demoliti o danneggiati e resi inutilizzabili dalle forze dell'ordine e dai rispettivi proprietari, o comunque restituiti al degrado. La decenza non li ha nemmeno trattenuti dal denunciarci; tuttora sono in corso processi contro alcuni compagni per occupazione, che mirano a reprimere, intimorire e punire chiunque partecipi alla vita del centro. Qualsiasi intimidazione o sgombero, per=F2 non potra' mai fermare la lotta per la conquista di spazi di aggregazione proletaria a Padova dove organizzare la resistenza ai continui attacchi alle nostre condizioni di vita.

COMUNICATO DEL CENTRO POPOLARE GRAMIGNA RIGUARDO LO SGOMBERO AVVENUTO L'8 SETTEMBRE

Oggi 8 settembre '99 lo stabile di via Goldoni, occupato da quattro giorni dal cpo Gramigna e' stato sgomberato dalle forze dell'ordine. Il posto era abbandonato da vent'anni, in preda al degrado e veniva utilizzato come dormitorio da extracomunitari che vivevano in condizioni igieniche inaccettabili a causa dell'immane quantit`a di rifiuti di ogni genere.

Durante questi giorni di occupazione decine di compagni e simpatizzanti hanno ripulito lo stabile e stavano per affrontare il lavoro di disinfestazione. La polizia e' irrotta nello stabile con la scusa di dover allontanare gli immigrati per effettuare invece un vile tentativo di sgombero organizzato dalla neogiunta di destra, che meno di un mese prima aveva provveduto a chiudere lo stabile di via Boscardin occupato da Aprile dal gramigna, sequestrando il materiale che era all'interno.

Questo e' il modo della giunta neo-fascista di affrontare il degrado e la necessita' di spazi di aggregazione mentre a Padova decine di stabili vengono lasciati in disuso in preda a spaccio e degrado.

Condanniamo la repressione da parte della giunta e del neosindaco Giustina Destro e risponderemo a questo sgombero con una nuova occupazione.

LA LOTTA DEL GRAMIGNA NON SI FERMA

CPO GRAMIGNA


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