Contro questo sistema, che qui in Sardegna si manifesta nel colonialismo dello Stato italiano, la nostra opposizione si rinnova anche occupando uno stabile abbandonato al degrado e lasciato marcire per trovargli una sicura e profittevole collocazione economica.

La zona di Flumini ha perso in gran parte la sua dimensione comunitaria a causa della speculazione edilizia che l'ha resa da una parte un quartiere dormitorio, dall'altra un luogo di invasione turistica. E' nostro fermo proposito non creare nuovi ghetti "alternativi", nuove "isole felici" dello svago e dell' industria culturale.

Infatti questa iniziativa si propone con la sua stessa esistenza quale luogo d'incontro di tutte le individualit? aventi un punto di vista critico e pratico per l'attacco alle strutture del sistema di sfruttamento che direttamente ci colpisce.

Riprenderci le strade, gli spazi, il nostro Tempo, rifiutare la delega della nostra vita al sistema del consumo e delle galere; l'unica strada per "umanizzare" o "rendere pi? vivibile" questo sistema ? soltanto la sua dissoluzione con la creazione di nuove possibilit?, nel qui e nel presente della nostra esistenza.

Invitiamo, quindi, tutte quelle individualit? che rimanendo al di l? degli schemi politici d'importazione, istituzionale o "alternativista", pongano il discorso della lotta contro questo stato di cose sulla pratica dell'azione rivoluzionaria e antiautoritaria.

Per l'autogestione delle nostre esistenze

Contro l'utopia di tutte le riforme

Contro la guerra del capitale

Rivolta sociale

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