Firenze: Perquisizione a La Riottosa Zquat e obbligo di firme |
Nel pomeriggio di Giovedì 1 Settembre è stata perquisita dai carabinieri la Riottosa Zquat! al Galluzzo (FI). Chiara, che in quel momento si trovava sola all'interno dell'abitazione, è stata condotta in caserma ed in seguito in carcere a Sollicciano con l'accusa di coltivazione di sostanza stupefacente e furto di energia elettrica. E' stato inoltre sequestrato un computer e la chiavetta per la connessione ad internet. Stamani, 3 Settembre, si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto: Chiara è stata scarcerata e le sono state disposte le firme 3 volte a settimana. Di seguito il testo del volantino distribuito in occasione del presidio davanti al tribunale.
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ILLEGALE, NON IMPOSSIBILE
Sabato 1 Settembre, tre gazzelle dei carabinieri hanno fatto irruzione alla Riottosa, casa occupata al Galluzzo, e se ne sono andati portandosi via una compagna, che al momento si trova in carcere a Sollicciano. I capi d'accusa che le sono stati imputati sono coltivazione di sostanza stupefacente (alcune piante di cannabis, strappate tra pomodori, melanzane e sedani) e furto di energia elettrica.
Non ci siamo mai ritenuti esperti di codici e castrazioni varie, per questo non abbiamo mai fatto della legge il metro di valutazione delle nostre scelte. Grammi, metri, kilowatt, euro, tutta merda per giudici, politici, giornalisti e sbirri di ogni colore. Pretesti buoni per invadere la nostra vita e separarci dai nostri affetti. Non ci stupiamo. L'odio aumenta.
Tutto è normale, tutto fa schifo, quindi è normale, quindi fa schifo...
Negli ultimi mesi sono stati numerosi i compagni e le compagne sequestrati dallo Stato, a Firenze come altrove. Abbiamo assistito ad un proliferare di inchieste volte a stroncare le varie lotte portate avanti da chi si è stancato di subire in silenzio.
La legge si adegua alle esigenze.
Se finora è risultato inefficace andare a colpire i sovversivi che parlano di insurrezioni e rivolte in base al reato di terrorismo (come non ricordare i vari flop delle inchieste per 270bis...), il passo successivo è stato quello di estinguere l'idea e criminalizzare la pratica, talvolta mantenendo l'aggravante del reato associativo. Nessuna differenza tra chi teorizza e pratica la libertà anche infrangendo la legge e chi quella stessa legge la infrange per un moto di dignità.
La repressione aumenta. La complicità può aumentare.
L'imposizione di una vita di miseria, trascinata tra lo sfruttamento del lavoro e la frustrazione del consumo, trova ancora risposte. Spesso solitarie e silenziose. Altrove esplosive. E su questo orizzonte degli eventi orientiamo i nostri sguardi in cerca del possibile e oltre.
Londra, Roma, Atene, la Valsusa, nei posti di lavoro, al supermercato, nelle piazze...
Purtroppo per lo Stato esistono ancora luoghi vissuti da coloro che hanno deciso che la fine di ogni sottomissione è un buon punto di partenza. Individui che desiderano esprimere liberamente la propria vita, abbattendo ogni ostacolo costituito dall'autorità.
Purtroppo per lo Stato la diffusione di certe pratiche non può che essere un cattivo esempio.
Per quel che ci riguarda cerchiamo e cercheremo sempre la libertà alla luce del sole, come al chiaro della luna. Qui ed ovunque.
“..Campiamo di recupero, raccolta e del poco che seminiamo, coltivando conflitto e convivialità..”
CHIARA LIBERA! TUTT* LIBER*!
La Riottosa Zquat! e Individualità Complici